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Diritto e affari interni

Migrazione

La cooperazione Schengen/Dublino promuove una stretta collaborazione in materia di controlli alle frontiere, giustizia, polizia, visti e asilo tra gli Stati membri dell’UE e i Paesi associati. Con la cooperazione Schengen, gli Stati parte hanno in linea di principio abolito i controlli sulle persone alle frontiere interne e hanno adottato misure di compensazione per rafforzare la sicurezza interna. La cooperazione Dublino garantisce invece che ogni domanda d’asilo venga esaminata da un solo Stato.

Libera circolazione delle persone

Nel 1999 la Svizzera e l’UE hanno concluso l’Accordo sulla libera circolazione delle persone (ALC) che, a determinate condizioni, consente alle cittadine e ai cittadini dell’UE e ai loro familiari di vivere, lavorare e studiare in Svizzera. Le stesse condizioni si applicano alle cittadine e ai cittadini svizzeri negli Stati membri dell’UE. L’emigrazione e l’immigrazione a scopi professionali sono al centro dell’attenzione.

Nel contesto della stabilizzazione della via bilaterale, la Svizzera recepisce alcuni principi della direttiva 2004/38/CE e le affianca un efficace dispositivo di salvaguardia a tre livelli che comprende eccezioni, garanzie e una clausola di salvaguardia. La migrazione nell’ambito dell’ALC continua a essere legata allo svolgimento di un’attività lucrativa, in modo tale che l’economia svizzera possa disporre del personale specializzato necessario senza che il sistema sociale svizzero ne sia compromesso.

Cooperazione in materia di polizia

I criminali non conoscono confini. La cooperazione internazionale tra le forze di polizia è quindi indispensabile, motivo per cui la Svizzera punta già da anni su questo strumento. Tale cooperazione si basa sulla collaborazione multilaterale a livello mondiale tramite Interpol, sugli accordi bilaterali di cooperazione in materia di polizia con i singoli Stati e sulla cooperazione multilaterale europea tramite Europol.

Cooperazione nel settore della giustizia

La cooperazione tra l’UE e la Svizzera in campo giudiziario – che si basa su una serie di accordi bilaterali – riguarda il diritto penale e quello civile, la protezione dei dati e la collaborazione con agenzie europee quali Eurojust ed Europol. In ambito civile si concentra soprattutto sulla Convenzione concernente la competenza giurisdizionale, il riconoscimento e l’esecuzione delle decisioni in materia civile e commerciale (Convenzione di Lugano), sulla cooperazione nel contesto del rapimento internazionale di minori (Convenzione dell’Aia) e sulle regolamentazioni riguardo alla competenza e all’esecuzione di decisioni di diritto di famiglia. La collaborazione è intensa anche nell’ambito della protezione dei dati, per esempio attraverso il riconoscimento da parte dell’UE del livello adeguato di protezione dei dati della Svizzera e lo scambio di dati personali nel contesto di procedure penali.

Politica comune in materia di visti e di protezione delle frontiere

L’Accordo di associazione a Schengen agevola la mobilità tra la Svizzera e l’UE in quanto abolisce il controllo sulle persone alle frontiere interne dell’area Schengen. Svizzera e UE portano avanti una politica comune in materia di protezione delle frontiere e rilascio dei visti. In quanto Stato associato a Schengen, la Svizzera prende parte al sistema comune di registrazione elettronica degli ingressi e delle uscite delle cittadine e dei cittadini di Paesi terzi (Entry-Exit System) come anche al sistema comune di autorizzazione ai viaggi per cittadine e cittadini di Paesi terzi esenti dall’obbligo di visto. La Svizzera partecipa inoltre a Frontex e allo strumento di sostegno finanziario per la gestione delle frontiere e la politica dei visti (il cosiddetto «Border Management and Visa Policy Instrument», BMVI).

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